La decompressione laser percutanea (o posteriore) del disco è un intervento di minichirurgia a bassa invasività sviluppato dal dr. Daniel S.J. Choy nel 1986 mediante l’uso dei raggi laser nella terapia del dolore lombare e cervicale causato dall’ernia del disco.
L’ernia del disco è come una specie di palloncino con un punto debole. Quando si gonfia o si riempie di liquido, produrrà una specie di escrescenza (erniazione) a forma di “vescica” che, per effetto della pressione, crescerà più rapidamente rispetto al resto del palloncino perché la membrana in quel punto è più sottile. Quest’escrescenza a forma di vescica eserciterà una pressione sui nervi che attraversano il midollo spinale, provocando il dolore.
La decompressione laser posteriore del disco è praticata in ambulatorio in anestesia locale. Ecco in che cosa consiste: mediante la navigazione radiologica si penetra all’interno dell’ernia del disco con una cannula munita di ago. Nella cannula vengono inserite fibre ottiche attraverso le quali, mediante un laser speciale, viene puntata energia termica nella parte del nucleo del disco interessato dall’ernia. S’ottiene, così, un prosciugamento del liquido del disco senza provocare danni ai tessuti limitrofi e si produce un effetto di sottovuoto parziale che allontana l’ernia o la vescica dal nervo, con risultato di ridurre sensibilmente il dolore. L’effetto dell’intervento è, nella maggior parte dei casi, pressoché immediato.
Dopo l’intervento, i pazienti lasciano il tavolo operatorio con un piccolo cerotto e vengono dimessi con l’obbligo del riposo per 24 ore. Dopodiché, svolto un programma di leggeri esercizi fisici (camminate di max. 1 chilometro), la maggior parte dei pazienti ritorna alle proprie occupazioni quotidiane in 4, massimo 5 giorni.
L’intervento viene praticato mediante una sottilissima cannula munita d’ago per l’inserimento della quale non è necessario danneggiare i tessuti. Dopo l’intervento, infatti, il vostro corpo non sarà segnato da alcuna cicatrice. A differenza della convenzionale operazione del disco lombare, la decompressione laser percutanea (o posteriore) del disco non prevede traumi a carico dei tessuti muscolari e non richiede l’asportazione di ossa (osteotomia). Poiché quest’intervento è mirato al prosciugamento di una piccola porzione del disco, la stabilità della colonna vertebrale non è messa in pericolo.
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